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IL SENSO DI COLPA

Appena ci prendiamo la libertà di agire senza il consenso degli altri o commettiamo qualcosa che ci concediamo in piena autonomia spesso, nella nostra cultura, segue il senso di colpa.

Potremmo aver commesso atti per cui sentirci in colpa, sia nei confronti degli altri, o riguardo a noi stessi.

Quali sono i personaggi che convivono nella nostra Psiche,

e puntano il dito contro la nostra azione imperdonabile?

Cosa ci impedisce di accettare e accogliere questa parte di noi?

Accogliamo la sofferenza del senso di colpa per trasmutarla in pura consapevolezza, forza propulsiva che mette in moto il nostro nuovo e autentico essere interiore.

Punto di partenza dove tutto ricomincia da zero.

Le nostre esperienze uniche ed  irripetibili ci consentono di scoprire chi siamo e nel libero arbitrio decidere di essere ciò che siamo. Richiede di riformulare tutto il nostro assetto morale sul bene e sul male, di rinunciare a tutti gli appoggi e ed eliminare condizionamenti e definizioni collettive pre-confezionati serviti come i cibi in scatola.

Quali condizionamenti e convinzioni ci opprimono?

Ciò che può andare bene per qualcuno,

potrebbe essere totalmente sbagliato per un altro

Chi è l’altro? 

Cosa è   giusto e cosa è sbagliato?

Potremmo vivere un senso di disorientamento nell’indispensabile vuoto interiore senza appigli.

Vuoto necessario per intercettare la nostra personale esigenza, dove in questa profonda rivoluzione si fa piazza pulita di tutto quello che non serve. Liberi dai ricatti di falsa morale, per poter contattare le qualità del nostro essere e realizzarci autenticamente, celebriamo la nostra rinascita in unione con la nostra parte divina poiché nessuno può sostituirsi al nostro maestro interiore.

Nadia Mareso

"E il Buddha rispose:

 'Non siate impazienti di credere a una cosa

anche se tutti la ripetono,

o se è scritta nei sacri testi o, ancora,

affermata da un maestro riverito dal popolo.

 

Accettate solo ciò che si accorda

con il vostro giudizio,

ciò che i saggi e i virtuosi condividono,

ciò che reca realmente frutto e felicità.

 

Abbandonate quanto non si accorda con il vostro giudizio,

quanto i saggi e i virtuosi non condividono,

quanto non reca realmente frutto e felicità.

 

Siete in grado di giudicare da soli

ciò che va accettato e ciò che va rifiutato'."

( Tratto da "Vita di Siddhartha il Buddha" di Thich Nhat Hanh )

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